Immagine della serata

Il relatore Mario Moiragi con un reperto di origine Etrusca.

CONFERENZA

il relatore Prof Dario Cremaschi nel corso della conferenza

DALL’ALBA DELL’UOMO A HOMO SAPIENS

Sabato 25 ottobre – ore 21
Presso la sede in via dell’Arco

DALL’ALBA DELL’UOMO A HOMO SAPIENS
 
 
Comunicato stampa
Il genere Homo, discendente dagli Australopiteci, è comparso circa 2,5 milioni di anni fa in Africa Orientale, dove l’ambiente misto di foresta e prateria stava diventando un ambiente di savana. Se gli Australopiteci allora si nutrivano in massa di frutta e radici, ma in piccola quantità anche di carne, il genere Homo ha dovuto invertire i rapporti, aumentando in modo deciso il consumo di carne. D’altronde nell’ambiente di savana aveva due possibilità: diventare o carnivoro o erbivoro. Le diete precedenti non erano consentite. La dieta a base di carne ha provocato per vie diverse molti cambiamenti nella struttura scheletrica, nell’apparato gastro-intestinale e nel cervello. L’ambiente di savana ha poi influito anche in altri modi sulla struttura umana, incidendo pesantemente sulla termoregolazione e sulla camminata e la corsa bipede.
Dopo un paio di specie umane molto affini ancora agli Australopiteci (H. rudolphensis, H. habilis), circa 2 milioni di anni fa è comparsa la prima vera specie umana (H. ergaster), che subito è uscito dall’Africa. Si è diffuso in Asia dove si è trasformato in H. erectus e in Europa dove ha originato H. antecessor. Da H. ergaster restato in Africa, si è evoluto circa 600mila anni fa H. heidelbergensis, con cui il genere Homo compie un nuovo grande salto di qualità. Questa specie di grande successo molto rapidamente a sua volta si è diffusa in Asia e in Europa, e in Europa, nel giro di 400mila anni, ha dato luogo a H. neanderthalensis. L’Africa però ha continuato ad essere la fucina principale per la formazione delle specie umane: lì, in Africa Orientale, 200mila anni fa da H. heidelbergensis è nato H. sapiens.
 
Prof. Dario Cremaschi
Già Ordinario di Fisiologia Generale
Università degli Studi di Milano
 

Inaugurata la mostra "Cent'anni di vela lariana"








Eugenio Mellera autore del libro

CENT’ANNI DI VELA LARIANA: UN LIBRO, UN EVENTO

Pochi sanno che la vela, sul Lago di Como, è un fenomeno ufficialmente nato molto prima che nelle grandi città marinare quali Genova, Trieste o Napoli. Lo testimoniano i documenti del Lloyd’s Register of Yacht, l’annuario britannico della vela che, nell’edizione del 1900, stila l’elenco dei circoli esistenti in quel momento nel mondo. Da cui risulta che la Società Regate Club sul Lago di Como, nata nel 1872, è il più antico dei club velici italiani. Fondato ancora prima del prestigioso Yacht Club di Genova,(1879) ad esempio. Ovvero, la lunga storia della vela italiana è cominciata sul Lario 142 anni fa. Un motivo d’orgoglio, un’avventura intrisa di aneddoti, leggende, cronache, personaggi che Eugenio Mellera ha raccolto con immensa passione sfociata in un prezioso libro edito dall’Associazione Scanagatta di Varenna. Cent’anni di vela lariana, che si compone di 110 pagine con numerose illustrazioni e tantissimi documenti inediti, è un gioiello dell’editoria tirato in sole 500 copie numerate (costa 25 euro) nel quale si ripercorrono le tappe della vela sul Lario tra gli anni 1850 e il 1950. Perché il 1850? Perché fu proprio quell’anno che si tenne la prima regata sul Lago di Como, su un percorso che si snodava tra Dongo e Bellagio: è la più antica competizione velica di cui si abbia notizia in Italia. La vinse il marchese Trotti, milanese con villa a Bellagio, che precedette altri nobiluomini dotati di barche prestigiose. Nel 1901 prese poi vita la Coppa Bellano, che si tiene ancora oggi. La cosa più curiosa è che l’anima dell’organizzazione fu un sacerdote, don Luigi Adamoli, che partecipò a diverse edizioni della gara.

Eugenio Mellera, velista molto noto con affermazioni internazionali all’attivo, si è cimentato in un’opera che mai avrebbe visto la luce senza il supporto di un archivio fornitissimo, messo insieme negli anni. E infatti, quando venerdì 20 giugno alle ore 19 presso la Sala Polifunzionale Rosa e Marco De Marchi, con la collaborazione del Comune di Varenna, sarà presentato il libro (invito aperto a tutti) con l’intervento di personaggi notissimi dello sport e autorità, si aprirà pure una mostra di documenti rari che si potrà visitare gratuitamente sino al 29 giugno. Con orario da lunedì a sabato, dalle 15 alle 18, la domenica dalle 11 alle 18. Saranno in esposizione le più famose coppe delle regate del Lario, fotografie mai viste prima, manifesti e modellini di barche a vela. Imperdibile.

 

 

KILIM: Un viaggio tra i tappeti piani d’Anatolia e dintorni

INVITO ALLA SERATA

Sabato 26 aprile 2014 - ore 21

Presso la sede in via dell’Arco a Varenna

Durante la serata si dimostrerà cos’è un kilim, quali sono le tecniche di lavorazione, le aree geografiche di produzione, da chi sono tessuti. Si affronterà il problema delle simbologie attribuite ai vari disegni e i loro significati e per concludere saranno presentati alcuni pezzi di produzione Nomade e di Villaggio.

 
Il relatore, Gianni Bimbi inizia questo lavoro nel lontano 1979 con un primo viaggio in Iran e Turchia, da allora periodicamente si reca nei luoghi d’origine sempre alla ricerca di cose genuine che rispecchiano le culture di popoli e genti ormai quasi scomparsi.
 

A.M.E.R.I.C.A. 1507 la genesi del Nuovo Mondo

Sabato 29 marzo, ore 21.
Associazione Culturale "L. Scanagatta" - Varenna (LC)


In tale occasione gli autori Diego Baratono, Claudio Piani, presenteranno il volume: “A.M.E.R.I.C.A. 1507 la genesi del Nuovo Mondo”, Monaco (FR), Ed. Liberfaber, 2014.

 

In questo particolare libro, unico a livello nazionale ed internazionale nel suo genere d’ambito storico, si delinea un nuovo approccio epistemologico indirizzato alla rilettura, mediante inedite chiavi interpretative (simbologie mariane comparate alle visioni geografiche del tempo) e nuove riflessioni (il 1507 come data conclusiva della fase storica del Medio Evo), di uno degli avvenimenti epocali della storia della cultura occidentale: la rivelazione ed il battesimo di una nuova quarta parte del mondo, ovvero la scoperta ed il battesimo dell’A.M.E.R.I.C.A. I solidi riferimenti storici e gli eccezionali documenti prima sconosciuti, ma individuati dagli autori e analizzati in questo scritto, portano a sostenere che Amerigo Vespucci, le famiglie nobili fiorentine, le “intellighenzie” asburgiche,  castigliane, aragonesi, lorenesi, nonché gli imperatori, i papi, gli uomini d’arte, di cultura e di scienza del periodo tra quali inaspettatamente, anche gli esponenti dell’antico casato nobiliare valtellinese dei Besta, erano oltreché che ben consapevoli, anche i fautori di quanto era in procinto d’essere materializzato nel monastero lorenese di Saint–Dié–des–Vosges il 25 aprile dell’anno 1507. In questa precisa data, infatti, viene amministrato ai piedi dei Vosgi, il battesimo del Nuovo Mondo, paragonabile come avvenimento e portata, solo a quello amministrato da Giovanni il Battista a Gesù nelle acque del Giordano.

Dunque un avvenimento epocale che determinerà nel bene e nel male le scelte geo-politiche e quindi sociali ed economiche degli ultimi 500 anni di storia dell’Europa. Il mappamondo in piano composto da Martin Waldseemüller–Ilacomilus a Saint–Dié, insieme alla “Cosmographiae introductio”, strumenti che di fatto supportano culturalmente e pragmaticamente questo atto battesimale, si rivelano essere i documenti cardine, “princeps” , da cui partire per rileggere una porzione di storia, ma decisiva per la nostra cultura occidentale, finora sottovalutata e addirittura poco compresa dagli studiosi stessi. La potente chiave di lettura mariana, che fa da sfondo a tutta quanta questa vicenda, ossia “il sacro mantello Mariano” elaborato nel 1473/75 dal Ghirlandaio per i Vespucci, famiglia fiorentina che con Amerigo è protagonista indiscussa della vicenda, ha consentito, in oltre, di accedere ad un universo d’informazioni fino ad oggi mai esplorato che consentono di rileggere le pagine di una vicenda storica, senza forzature politico-ideologiche dettate, come consuetudine, da spinte e distorsioni storico-nazionalistiche. Ecco dunque quanto emerge d’innovativo quanto ben documentato, da questo particolare saggio storico.


Per info:

Claudio Piani, cell: 3495894364.


Diego Baratono (sinistra), Claudio Piani (destra), autori del libro. Al centro l'editore Carlo Sonnino 

Vulcani e uomini: una convivenza possibile.

Da fenomeno terrificante a fonte di sapere sulla costituzione della nostra Terra e non solo...

Durante la serata sarà investigato il rapporto tra uomini e vulcani nel corso della storia. Molte immagini affascinanti con commenti mai banali che stimolano a conoscere ed amare queste manifestazioni della natura.
Il relatore è geologo e ricercatore per conto del Centro Filippo Buonarroti di Milano.

Attivita mese di marzo e aprile

Sabato 22 marzo – ore 15 Presso la sede in via dell’Arco

Assemblea Associazione Culturale L. Scanagatta

Ordine del giorno:

Relazione del presidente sulle attività svolte nel 2013

Relazione del tesoriere sul bilancio consuntivo 2013 e relativa approvazione.

Bilancio di previsione per l’anno 2014

Rinnovo delle cariche sociali. La presentazione di nuove candidature dovrà pervenire entro il 15 marzo.

Presentazione attività 2014

 
Sabato 29 marzo – ore 21
A.M.E.R.I.C.A. 1507, la genesi di un Nuovo mondo
Relatori Claudio Piani e Diego Baratono
Presso la sede in via dell’Arco
 
 
 
Sabato 26 aprile  

KILIM: un viaggio tra i tappeti piani dell’Asia Minore e dintorni

Relatore Gianni Bimbi

Presso la sede in via dell’Arco

Giubiera

Giovedì 30 gennaio 2014

Ore 20,30 ritrovo: Piazza San Giorgio, in rumorosa allegria si svolgerà il tradizionale percorso tra le contrade di Varenna, per poi ritrovarci presso la Sede dell’Associazione Scanagatta - In via dell’Arco a brindare con vin brulé e degustare torte caserecce, in compagnia degli Alpini di Varenna - ingresso libero.

Quali sono le origini della Giubiera, diffusa in Lombardia e Piemonte anche con altri nomi (giubiana, giobia, giunee, ginee ecc.)?
 
Due possibili interpretazioni rimandano a feste religiose dell’antica Roma, in onore di Giunone (da cui giunee, ginee) o di Giove (giubiera, giubiana; da qui la celebrazione nel giorno di giovedì, in piemontese giobia). Si tratta in ogni caso di un’antichissima festività contadina di inizio anno per propiziare le forze della natura che stanno per risvegliarsi e che secondo la credenza popolare influiranno sui raccolti. Il periodo coincide con quello delle “Feriae Sementivae”, feste romane delle sementi; celebrazioni simili erano però diffuse anche in altre antiche culture europee. Per “cacciar via l’inverno” – in molte località simboleggiato da un fantoccio che viene bruciato – lo si “spaventa”, dunque, facendo il più rumore possibile. Un tempo si trascinavano per le strade, spesso ancora innevate, le catene dei camini sporche di fuliggine fino alla loro completa pulizia. Forse dal fatto di tirarsi dietro recipienti di latta è venuta, in tempi abbastanza recenti, l’espressione dialettale lombarda “menà i toll” nel senso di “andar via”.

Programma 2014

Gennaio
30 - LA GIUBIERA tradizionale festa popolare “per scacciare l’inverno”
 
Febbraio
22 – I VULCANI
Relatore Salvo Bordonaro.
 
Marzo
29 – A.M.E.R.I.C.A. 1507, la genesi di un Nuovo mondo
Relatore Claudio Piani
 
Aprile
26 – KILIM: viaggio tra i tappeti piani dell’Asia Minore
Relatore Gianni Bimbi
 
Maggio - Giugno
31/5 - 1/6 – Gita BOLZANO e Abbazia Novacella. Con visita al museo archeologico di Bolzano contenente la mummia del Similaun
 
Settembre
31 – ARGENTINA - Immagini e testimonianze di viaggio
di Pupa ed Enrico Besta.
 
Ottobre
28 DALL’ALBA DELL’UOMO A HOMO SAPIENS
Relatore Dario Cremaschi
 
Novembre
?? - ETRUSCHI TRA NOI? FALSITA' O INGANNO?"
Relatore Mario Moiraghi
 
Dicembre
?? - Cena sociale regionale “marchigiana”